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Come funziona la sigaretta elettronica

Per poter comprendere al meglio il suo successo, è bene spiegare nel dettaglio come funziona la sigaretta elettronica e che cosa effettivamente è.

La sigaretta elettronica è un dispositivo progettato appositamente per diminuire la dipendenza dal fumo e ridurre i rischi di malattie gravi, provocati dalle normali sigarette di tabacco. Le modalità di utilizzo sono le stesse delle sigarette tradizionali, tramite l’aspirazione di vapori, e non di fumo, viene riprodotto lo stesso gesto che si avrebbe fumando una sigaretta convenzionale.

 

Al contrario però di quest’ultime, nelle sigarette elettroniche viene aspirato del vapore, solitamente aromatico, provocato dal riscaldamento di un liquido apposito contenuto in delle cartucce.

 

Lo “svapo”

Da un po’ di anni a questa parte si è affacciato nel mondo dei fumatori un nuovo termine, “svapare”, che indica il nuovo modo di fumare sigarette ed è associato alle moderne sigarette elettroniche, ormai in voga in tutto il mondo.

Lo svapo non è altro che un termine che si riferisce alla produzione di vapore, che le sigarette elettroniche producono grazie ad un particolare sistema al loro interno.

 

 

Difatti la sostanza liquida che viene inserita, e che solitamente è aromatizzata, viene riscaldata dal dispositivo, permettendo a chi la utilizza di aspirarne i vapori, diminuendo così il rischio di malattie gravi dovute alla combustione di tabacco e nicotina prodotta dalle normali sigarette.

 

 

Ma come funziona la sigaretta elettronica e cos’è esattamente? Cerchiamo di fare chiarezza, perché anche se ormai il fenomeno è assai diffuso, sono ancora in molti a non sapere esattamente come funziona questo dispositivo.

 

Come funziona la sigaretta elettronica

 

Molte persone ai primi utilizzi si chiedono come funziona la sigaretta elettronica: esse utilizzano delle cartucce con all’interno un liquido composto chimicamente da acqua, glicole propilenico, glicerolo, aromi, e una quantità variabile di nicotica, che solitamente si aggira tra i 6 e i 24 grammi.

 

 

Il liquido viene quindi fatto evaporare tramite un particolare dispositivo elettronico chiamato vaporizzatore, che ha la funzione di scaldare la sostanza e renderla vaporosa. A questo punto chi utilizza la sigaretta elettronica può aspirare il vapore e ricevere una sensazione molto simile a quella che si prova con le normali sigarette di tabacco.

 

 

Il processo di vaporizzazione non prevede combustione, e questo riduce notevolmente la formazione di residui catramosi e altre sostanze dannose, che molto spesso vengono prodotti dalle sigarette normali. Il rischio di cancro o altre malattie viene quindi quasi del tutto debellato, anche se ad oggi non sono stati fatti degli esami approfonditi per garantire dei livelli accettabili di sicurezza per quanto riguarda le sigarette elettroniche.

 

 

Il funzionamento delle sigarette elettroniche può avvenire in due modi, il primo tramite l’aspirazione dell’utilizzatore che mette in moto un sensore di flusso elettronico che scalda il liquido e permette quindi il processo di vaporizzazione. Il secondo metodo avviene per mezzo di un pulsante di alimentazione che deve essere premuto per mettere in funzione il vaporizzatore.

 

Come è composta una sigaretta elettronica

 

Le sigarette elettroniche, essendo ormai molto diffuse e diventate un simbolo di status sociale, hanno forme e dimensioni diverse, e molto spesso sono dei veri e propri oggetti di design.

Ciò che però accomuna tutte le sigarette elettroniche sono i componenti per farla funzionare. Soluzione liquida, una cartuccia, batterie ricaricabili e atomizzatore sono gli elementi principali per far funzionare il dispositivo.

 

 

La maggior parte delle sigarette elettroniche sono composte da parti di ricambio, essendo infatti un oggetto molto personale, mentre esistono anche modelli fatti apposta per essere usa e getta. Questi solitamente sono composti da un corpo unico, con all’interno il liquido da aspirare, una volta finito il dispositivo può essere gettato e sostituito.

Un discorso più specifico meritano le cartucce.



Le cartucce delle sigarette elettroniche

Ma quindi come funziona la sigaretta elettronica? Esse hanno sia come serbatoio per il liquido, che come filtro, ed hanno prezzi variabili a seconda della quantità di nicotina presente. Questa può essere presente in concentrazioni più o meno alte, o addirittura non esserci per nulla.

 

 

Il liquido all’interno è creato per simulare il gusto del tabacco, oppure di altre essenze a seconda dei gusti. Mentre le cartucce sono progettate per consentire il passaggio del liquido nel vaporizzatore.

 

Con una sola cartuccia è possibile fumare l’equivalente di 25 sigarette, e una volta esaurita può essere ricaricata oppure sostituita. Ovviamente la durata della cartuccia dipende molto dall’utilizzo che se ne fa della sigaretta elettronica.

 

Effetti sulla salute

Negli anni passati le sigarette elettroniche sono state pubblicizzate come alternativa alle sigarette convenzionali, adatte soprattutto a chi vuole smettere di fumare, o a chi non riesce a rinunciare alla nicotina ma vuole preservare la propria salute.

 

 

Diversi studi in merito hanno smentito queste affermazioni, rivelando che ad oggi non esistono prove certe dell’efficacia delle sigarette elettroniche nell’aiutare le persone a smettere di fumare.

È certamente provato però che il fumo prodotto da questi dispositivi contiene meno tossine rispetto alle sigarette normali.

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